Il futuro della ricerca in teratologia e' in vitro

Abstract dell'articolo "Il futuro della ricerca in teratologia e' in vitro", pubblicato sulla rivista scientifica "Biogenic Amines" (2005)

Le malformazioni congenite indotte dall'esposizione materna ad agenti esogeni durante la gravidanza sono prevenibili, se gli agenti stessi possono essere identificati ed evitati. Per decenni, sono stati dedicati miliardi di dollari e di ore-uomo a studi su animali e metodi di caratterizzazione. In questo articolo mostriamo, attraverso una revisione e analisi sistematica globale dei dati disponibili, che la scientificita' di questi metodi e' opinabile e che essi costituiscono un pericolo per gli esseri umani.

La loro predittivita' media, in positivo e in negativo, supera appena il 50%; la discordanza dei dati tra specie diverse e' sostanziale; l'estrapolazione affidabile dei risultati su animali al caso umano e' impossibile, e praticamente tutte le sostanze teratogene (NdT: che provocano malformazioni nel feto) per gli umani sono state fino ad ora indentificate NONOSTANTE, piuttosto che grazie a, i metodi basati su animali.

Nonostante i criteri di convalida stringenti, che gli studi di teratologia basati su animali non avrebbero mai passato, tre alternative in vitro hanno superato la convalida. L'embryonic stem-cell test (test sulle cellule staminali embrionali), EST, e' il migliore tra questi.

Noi sosteniamo che la scarsa efficacia dei test di teratogenicita' basati su animali dovrebbe gia' da sola giustificare la cessazione di questo genere di test; essi dovrebbero essere sostituiti dai test EST, piu' facili, meno costosi e maggiormente ripetibili, e dovrebbero essere messe a disposizione risorse per migliorare ulteriormente questo e altri test.

Fonte: Bailey J, Knight A, Balcombe J. The future of teratology research is in vitro. Biogenic Amines 2005;19(2): 97-145.

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